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Machiavelli e' senz' altro l' autore che piu' mi ha colpito, e' sempre attuale e realista. Perche' senza inutili moralismi,nell' esprimere cio che il governatore deve fare, non usa mezzi termini o giri di parole. In certe situazioni per il bene dello stato e del principe,quest' ultimo deve saper prendere le redini della storia e prevedere cio che nella storia si ripete. Inoltre inserendoci anche nella polemica di questi giorni,riguardante il conflitto tra stato e chiesa, problema senza limiti, mette in luce l' anomalia Italiana. nella quale la chiesa impedisce la formazione dello Stato unitario Italiano e non ha la forza per creare la chiesa uno stato. Oggi la cosa e' palese. La chiesa all' interno dello stato rende debole la politica e legata ai vincoli. Tralasciando i moralismo infatti la chiesa e stata legata allo stato Italiano molto piu' strettamente del rapporto tra chiesa e fedele. Ce chi ha anche teorizzato specialmente nel periodo prima di Tangentopoli che la chiesa sovvenzionasse la DC. Io non dico che la chiesa deve stare fuori dal campo morale perche' ne ha diritto,ma per esempio in spagna i vescovi hanno protestato e basta. Qui il congresso Episcopale ha accennato a conseguenze pericolose per il quadro politico Italiano,come se ci fosse qualcosa che noi non sappiamo. In pratica quello che dico io,bene la chiesa si pronunci,ma rimanga fuori dal manovrare le istituzioni senno saremo sempre uno stato mutilato. Perche' qui non si tratta di fare affidamento alla coscienze. Cmq mi scuso perche' sono andato ampiamente OT.
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